sabato 2 febbraio 2013

Voglia di velocità


Questa notte ho sognato che correvo. Un allenamento lungo al mattino per ameni sentieri, sconosciuti ma familiari, di un tranquillo e misterioso mare abbandonato d'inverno; un buon allenamento di 20 km. Poi nel primo pomeriggio, sentendo ancora l'esigenza di correre sono uscito nuovamente anche con le gambe stanche, e riuscivo ugualmente ad andare in scioltezza ed autonomia per diversi altri chilometri ancora. Ed ho realizzato che avrei potuto correre la mia prima maratona di lì a poco.
Poi mi sono svegliato già con un dolore atroce alla pianta dei piedi solo per trascinarmi dal letto al bagno...
Nei giorni scorsi, ma in realtà già da Gennaio quando pensavo di prepararmi al meglio per correre a tutta velocità la gara di Cecina, mi sono spesso soffermato a riflettere circa l'effettiva motivazione che poteva spingermi a programmare una gara di 42 chilometri. Al momento mi pare di capire che probabilmente in buona parte sarebbe conformismo: quanto mi sembra figo poter dire di aver corso una maratona! Non che non provi una sincera curiosità di come potrei sentirmi ad intraprendere una simile impresa, però mi rendo conto che per il mio fisico e la mia mente, ora come ora 21.097 metri sono già abbastanza divertenti e logoranti. Forse al momento, e non so ancora per quanto, mi sprona di più l'idea di velocizzarmi su distanze più brevi, come i 10 chilometri e la mezza, piuttosto che spremermi le ossa sul percorso lungo come il povero Filippide. Probabile che il senso di tutto questo sia solo la mia psiche a comunicarmi che non sono ancora pronto per battezzarmi maratoneta, anche se il sogno di questa notte sembra poter dire esattamente il contrario...

Nessun commento:

Posta un commento