Si dice in giro che scrivere sui blog porti male. E con questa scusa mi sono concesso di abbandonare il mio da troppo tempo ormai. Volendo oggi invece proseguire, si rende preventivamente necessaria una sintesi di aggancio.
Dunque. Non partecipo ad un evento sportivo competitivo, ma anche non competitivo, dalla maratona di New York del 2016. Nei primi mesi del 2017 in realtà ho corso tantissimi chilometri e mi ero fossilizzato su un obiettivo, la maratona sotto le 3 ore. Ma ad un certo punto mi sono bloccato ed ho smesso di pensarci e di continuare a correre. Forse perchè qualche calcolo mi aveva portato a credere che il sogno non fosse alla mia portata. Mi sono messo a dipingere!
Anzì mi sono ri-messo a dipingere , visto che i miei primi quadri risalivano a circa 20 anni prima.
Ho ripreso a fumare, bere, mangiare..ingrassando un bel po. In tutto ho realizzato 95 dipinti, compresi quelli della prima fase del ‘94. Poi, un giorno di fine Marzo nel 2018, mi è tornato l’impulso a muovermi. Ho ripreso a correre in sovrappeso atletico senza remore di giudizio, uscendo tutti i giorni ed arrivando in brevissimo tempo anche a percorrere distanze di 20 km e così sono stato presto costretto a rismettere di correre a causa di una forte tendinite da sovraccarico. Però non mi sono fermato, anzì, ho finalmente scoperto per la prima volta in vita mia il mondo affascinante della bici da corsa!
Coi consigli di un amico molto esperto del settore sono stato in grado di acquistare una bici della mia
misura e di effetture quelle regolazioni biometriche che in pochi mesi mi hanno consentito di percorrere oltre 5000 km, facendo uscite singole anche di 130 km e con notevoli salite. Devo dire che mi stava prendendo molto in effetti. Ero riuscito a rismettere di fumare ed ero tornato ad avere un BMI sotto a 20 senza particolari sacrifici. Una volta però...mentre me ne andavo a rotta di collo su una ripida discesa in una stradina di campagna...sono caduto rovinosamente. Il trauma ha causato una frattura scomposta di una costa, la lussazione della spalla e la frattura di due dita della mano destra, oltre a multiple e profonde escoriazioni. E devo dire che mi è andata bene. I pericoli del ciclismo sono tali per cui un simile bollettino medico è da ritenersi una fortuna. Ho impiegato 1 mese dal trauma per tornare in sella ed almeno 3 mesi per tornare a dormire sul lato della costola rotta. Ma tuttosommato stavo riprendendo piuttosto bene. Senonchè, ho iniziato i lavori di ristrutturazione nella mia casa e sono dovuto andare ad abitare altrove. Un po la scomodità logistica di questa nuova situazione, un po l’arrivo della stagione piovosa e fredda, non proprio ideale per un cicloamatore novellino come me...E così ho smesso. Mi sono messo a mangiare per sfogare lo stress dei lavori in casa e la mancanza delle endorfine da sport, ed in poco tempo sono ingrassato come poche altre volte negli ultimi anni. In aggiunta durante la cena per il mio compleanno ho pure ripreso a fumare. Mi sono quindi ritrovato, grasso, sedentario e fumatore.
E per la prima volta in vita mia ho pensato seriamente di dover fare qualcosa per cercare di salvaguardare la mia salute. Così mi sono messo a camminare. Tutti i giorni. Inizialmente cercavo di tracciare almeno 10000 passi nel corso di tutta la giornata, sulla scia di una vecchia campagna dell’OMS per promuovere il movimento e ridurre il rischio cardiovascolare globale. Poi ho inziato ad inserire vere e proprie sessioni di passo svelto (circa 120-130 passi al minuto) continuative in un percorso fisso di 10 km. E sono andato avanti così per più di un mese. Nel frattempo ho cercato di migliorare l’alimentazione privilegiando alimenti a basso impatto aterogeno, come cibi di origine vegetale e limitando le carni specie quelle degli animali da terra. Ed ho cercato di limitare il vino fino a cessarlo. E sempre col pensiero a smettere di fumare.
Una mattina di fine Dicembre ho incrociato i ragazzi del Circolo Cirisei Solvay in una corsa di gruppo mentre stavo camminando sul lungomare.
Una tempesta di emozioni si è immediatamente tradotta nella frase: tornerò! E presto... Nei giorni seguenti ho continuato inevitabilmente a rifletterci sopra. A momenti mi sembra quasi assurdo che questo gruppo di podismo, trai più grandi e vincenti della provincia, sia nato dal nulla da una mia idea di diversi anni fa, quando creai il gruppo su facebook “Runners Rosignano”. Certo all’atto della fondazione non sono stato l’unico a darsi da fare. Ad ogni modo se ci penso bene non posso certo definirmi di meno che uno dei fondatori determinanti di questo gruppo podistico. Ebbene, appena fondato il gruppo ho lasciato ogni carica e mene sono venuto via del tutto.
Ora invece, sembra che stia maturando in me l’idea di tornare, e correre per sognare un’impresa con quella stessa maglia che fantasticavo da quando sono un runner, la mia.